La serie originale Amazon Prime che ha debuttato il 29 Ottobre 2021 ripercorre la vita, le sfide e le vittorie di Diego Maradona.
Dalle umili origini di Villa Fiorito, passando dall’avventura Europea di Barcellona e Napoli fino a raccontare il ruolo chiave nel portare la sua nazionale a vincere la Coppa del Mondo in Messico nell’86.
I 10 episodi che compongo “Sogno Benedetto” sono stati girati tra Argentina, Spagna, Italia, Uruguay e Messico per raccontare il più fedelmente possibile i momenti salienti della vita del Pide de Oro.
La serie ha tutto. Il calcio è tanto, con tutte le iconiche giocate del Diez. Ma si tenta di raccontare tanti aspetti di una vita straordinaria.
Ed infatti la vita di Diego non è banale, anzi il repertorio di vita che Maradona ha lasciato basterebbe per fare una stagione per ognuno dei suoi giorni ed è difficile capire cosa aspettarsi da una docuserie che prova ad entrare nell’intimo di un personaggio dalla dimensione enorme come Maradona.
Una cosa importante da sapere circa la sceneggiatura è il fatto che Maradona ha dato il diritto di raccontare la sua vita senza restrizioni con un gesto di grande coraggio. Se ci penso però, questa non mi sembra una cosa così sorprendente pensando a Diego. Infatti, non è mai stato una maschera anzi, con tutte le sue forze e debolezze Maradona si è invece sempre mostrato per l’uomo che era in continua rivoluzione e ribellione. Senza vergogna.
Il risultato televisivo è figlio di un enorme lavoro di ricerca che ha coinvolto gli autori della sceneggiatura in un impegno iniziato già nel 2017 quando Maradona era ovviamente ancora in vita. Il taglio biografico della serie cerca di raccontare il personaggio sicuramente rimarcando gli avvenimenti sportivi senza tralasciare però l’aspetto emotivo e quindi senza mai dimenticare che Diego è una persona reale la cui storia personale arriva a toccare la vita di altre persone sconosciute. Una grande responsabilità.
Molti di noi sentono di sapere tutto di Maradona, ma commettiamo un errore. Tuffandosi nel personaggio della serie si scoprono anche cose nuove con aneddoti originali o alcuni anche dimenticati nel tempo della storia che ci passa davanti.
Quello che si vede nelle 10 puntate non ci farà cambiare il nostro personale giudizio su Maradona, qualunque esso sia. Nel bene e nel male abbiamo continuamente giudicato Diego e nella serie non ci sono nuovi dati che cambiano la storia che già si conosce, ma conoscendo le circostanze, almeno il giudizio può avere una lettura diversa.
SPACCANAPOLI
Non mancano scene da soap opera quando la sceneggiatura indaga e cerca la storia d’amore tra Diego e Cristiana Sinagra. Ma Napoli è anche il posto dove Maradona si è sentito veramente a casa, perché la città gli ha dato davvero tanto riparo. È un posto bellissimo e simile ai luoghi più popolari dell’Argentina e questo spiega nella sua semplicità lo speciale legame tra Napoli e Maradona.
La serie funziona e il metro di giudizio è che finito un episodio vuoi già vedere il prossimo.
La recitazione è di alto livello riuscendo a trasmettere le emozioni del momento quasi a percepire cosa poteva avvertire Maradona in certi passaggi chiave. Amazon riesce così a rendere omaggio alla memoria del campione cogliendo tutto ciò che Diego ha rappresentato e continua universalmente ad essere: un’icona di passione, rivoluzione, successo, fallimento e l’eterna lotta di Davide contro Golia…
Ho conosciuto la “Veronica” di Zidane e rimasto stregato dal Superclasico di Buenos Aires . Seguo più gli eventi sportivi da divano che quelli mondani da drink in mano.
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