Come arriva a questi Mondiali
Lotta con la Danimarca per aggiudicarsi il primo posto del Gruppo E di qualificazione. Nel suo percorso ha perso solo una partita, proprio contro i danesi, senza però vanificare la qualificazione diretta.
Il Simbolo
Robert Lewandowski (29 anni) è il leader indiscusso della squadra. Anzi è l’unico calciatore polacco riconosciuto su scala mondiale.
E’ il capitano per spessore tecnico e carisma ed anche in Nazionale riesce a ripetere i numeri incredibili che macina con il Bayern Monaco.
Lewandowski è stato il capocannoniere nelle qualificazioni europee con 16 gol ed è il miglior marcatore della Polonia di tutti i tempi con 52 reti all’attivo.
E’ inoltre vicino ad eguagliare un ulteriore record, infatti gli mancano 10 partite per superare Michal Zewlakow, che con 102 presenze è il giocatore polacco che più volte indossato la maglia della nazionale.
Il Boss
Adam Nawalka (60 anni) ha allenato solo in patria e questa sarà la sua seconda esperienza internazionale alla guida della Polonia dopo Euro 2016.
Proprio agli ultimi Europei, Nawalka ha saputo stimolare la squadra dando al calcio polacco segnali di risveglio dopo anni di anonimato, disputando un onesto torneo culminato nei quarti con la sconfitta ai rigori contro il Portogallo futuro campione. Nato a Cracovia, è stato calciatore con la nazionale dal 1977 al 1980 ed ha disputato la Coppa del Mondo del 1978 in Argentina.
Partecipazione ad altre coppe del mondo
La Polonia partecipa per la prima volta ad un Mondiale nel 1938 in Francia dove è uscita dopo una sconfitta dal Brasile. Aspetta ben 36 anni prima di poter partecipare ad un’ altra edizione della Coppa del Mondo e precisamente in Germania nel 1974 dove è davvero protagonista. Si vendica del Brasile vincendo per 1-0 addirittura la finalina conquistando il terzo posto. Ad oggi è il miglior risultato di questa nazionale ad un mondiale insieme al terzo posto ottenuto anche da Boniek e compagni a Spagna ’82.
Manca da Germania 2006 dove si è fermata al primo turno!
Ho conosciuto la “Veronica” di Zidane e rimasto stregato dal Superclasico di Buenos Aires . Seguo più gli eventi sportivi da divano che quelli mondani da drink in mano.
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