Il calice mezzo pieno o mezzo vuoto non esiste alle latitudini di Amsterdam dove di questi tempi è completamente vuoto!
C’è infatti chi sta peggio di noi (inteso come Nazionale di Calcio Italiana) ed ha fallito clamorosamente due consecutive qualificazioni: prima gli Europei in Francia ed ora i Campionati del Mondo di Russia 2018. E se l’Italia, sta attraversando una crisi di talenti e di ricambio generazionale, lo stesso non si può dire per il calcio olandese.
Proviamo qui a spiegare la crisi della Nazionale Oranje prendendo come riferimento uno dei loro maggiori talenti, Georginio Wijnaldum, che è maestoso ed incisivo nel Liverpool quanto fuori contesto tattico nella sua nazionale.
L’Uomo in Rosso vs l’Uomo in Arancio
L’aneddoto introduttivo che spiega quanto il centrocampista sia un uomo chiave nel Liverpool di Klopp è la trasferta de 4 Novembre 2017 contro il West Ham. Per questo incontro Wijnaldum, reduce da un infortunio non risulta arruolato fino al giorno prima. Poi di colpo parte per Londra dove i Reds giocano una partita con un modulo completamente nuovo il 4-4-2 rispetto al consueto 4-3-3.
Senza aver avuto un minuto di allenamento, ritrovatosi in un nuovo sistema di gioco, Wijnaldum resta in campo per tutta la partita, è tra i migliori in campo ed è come se non avesse mai giocato in un altro sistema per tutta la sua vita. Per la cronaca il Liverpool vince 1-4
In questo aneddoto è riassunta la vera difficoltà del calcio olandese attuale. Mentre Klopp è in grado di valorizzare nel suo contesto di gioco i suoi uomini migliori, al contrario i CT olandesi (da Blind ad Advocaat) hanno saputo disperdere nel disordine il grande talento di Wijnaldum (e gli altri) dove lui sembra davvero perso.
Lo spiega meglio il vice allenatore del Liverpool Pepijn Lijnders: “Wijnaldum è eccezionale nella corsa e nelle transizioni oltre che con la palla ai piedi. Ma ha bisogno di avere chiarezza su dove posizionarsi poichè fa una grande differenza se un giocatore ha bisogno di difendere uno spazio di 10, 20 o 30 metri sul campo. Più grande è questo spazio, maggiore è la possibilità che commetta un errore individuale.” e zittisce i detrattori del giocatore ribadendo: “Tutti parlano di “mancanza di qualità” ma non sono assolutamente d’accordo. Ciò che manca è stabilità e leadership. I giocatori hanno bisogno di due cose: chiarezza e sicurezza. E questi due elementi sono mancati nella gestione del giocatore nella sua nazionale. “
Se capiamo bene ,l’unica cosa da dare a Wijnaldum è una precisa indicazione sulla zona di campo da presidiare. Guardando invece alle statistiche, gli ultimi 4 allenatori della nazionale Oranje hanno fatto esattamente il contrario: ha giocato con diciassette (17 !!) diversi compagni di squadra a centrocampo, con diversi moduli ed in ruoli diversi dal 2014 ad oggi.
Il Talento Sprecato
Insomma è venuto fuori un ritratto di Wijnaldum che a livello individuale ha diverse lacune, soprattutto nella fase difensiva. Quando però c’è una struttura di gioco che gli assegna un compito specifico, ha dimostrato nel suo club di essere impressionante. Questo concetto è perciò applicabile anche per tutti gli altri che tendono a deludere solo quando indossano la maglia arancione: vedi Strootman, Klaassen, Clasie e molti altri.
A Liverpool, Wijnaldum è responsabile della copertura delle linee di passaggio e prende l’iniziativa per andare avanti e indietro, quindi non gioca sull’uomo e non ha un avversario da marcare, al contrario gode di una certa libertà di pensiero e di manovra.
Da quando è passato al Liverpool, dove gioca in un contesto tattico a lui congeniale, ha raggiunto una maturità invidiabile da top player. Nello stesso periodo, ha segnato solo un gol in nazionale Oranje non riuscendo mai ad incidere.
Wijnaldum stesso ha riportato una frase di Klopp ” non sono i migliori giocatori a vincere i titoli. Non è la squadra migliore a vincere, ma la squadra con il miglior piano. ”
Ed il problema è proprio questo, l’assenza di un piano nel contesto tattico della nazionale.
Giusto per avere un’idea del talento che l’Olanda ha sprecato negli ultimi 4 anni facciamo un elenco di coloro che sono stati compagni di reparto di Wijnaldum da Brasile 2014 ad oggi: Nigel de Jong, Wesley Sneijder, Daley Blind, Jordy Clasie, Davy Klaassen, Jonathan de Guzman, Ibrahim Afellay, Riechedly Bazoer, Kevin Strootman, e l’atalantino Marten de Roon.
Il Talento da Non Sprecare
Gli olandesi possono però ripartire da una base solidissima di talenti cristallini. Forse non è il solo ingrediente che serve per vincere i grandi tornei ma sicuramente è abbastanza per tornare competitivi. Ho sempre invidiato agli olandesi quel bel mix di giovani talenti e di giocatori esperti: Frenkie de Jong, il figlio d’arte Kluivert, il romanista Karsdorp, Kongolo, Vilhena, l’uomo del momento Van Dijk, una lista di giovani che sicuramente si alimenterà con altri nomi e che insieme ai più esperti Wijnaldum, Blind, Strootman, De Vrij, Deepay , sicuramente guarda con positività al 2020 ed al campionato Europeo.
Ho conosciuto la “Veronica” di Zidane e rimasto stregato dal Superclasico di Buenos Aires . Seguo più gli eventi sportivi da divano che quelli mondani da drink in mano.
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