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Nella loro rivalità ecco perchè “Il Boca è il Padre del River”

Gli argentini hanno un’espressione colloquiale che utilizzano per indicare chi si trova in una posizione di superiorità: la parola Papà.

Non esiste una regola chiara ma l’interpretazione del suffisso “Papà” in una frase, se  intesa in modo amichevole o dispregiativa,  si deduce dal tono o dallo sguardo di chi la utilizza. Perciò nel continuare a leggere puoi dare alla parola Papà l’accezione che preferisci.

Ad ogni modo la paternità, ragazzi, è una cosa molto seria. Il problema è che lo capisci solo quando diventi genitore. Fino a quel momento i bambini, anche quelli dei parenti più prossimi, dopo soli 3 minuti diventano già una rottura di scatole.

Un bambino tuo invece implica responsabilità ed impegno: non puoi più scappare, non puoi nasconderti e non puoi rinnegare un figlio.
Quando sei un Padre davanti ad un Figlio vuol dire che sei l’esempio da seguire, il saggio davanti all’incosciente o più banalmente sei quello Grande davanti a quello più Piccolo.

In questo senso il River Plate è fortunato: si perchè il Boca Juniors lo riconosce come figlio.

Non scappa, non si nasconde, non lo nega. Lo accetta con i suoi difetti e non importa se il figlio abbia preso strade sbagliate, che sia addirittura sceso nell’inferno della serie B. Il Boca risponde presente come padre.

Capita anche nelle migliori famiglie, che molte volte sono però i figli a rinnegare i genitori, soprattutto quando il genitore è una figura ingombrante. Non è necessario chiamare uno psicologo: questo si chiama complesso di inferiorità. Il figlio, quel piccolo essere che da ragazzo ammirava il padre, all’improvviso lo aggredisce, inizia a gareggiare, si rammarica di essere ” il figlio di suo padre…”. Come un adolescente il River davanti al Boca è in un’età in cui si ribella, cercando di iniziare quel percorso di maturità per diventare indipendente.

Ma ci sono cose che non cambiano perché la natura le ha fatte così: il padre non può essere figlio, e il figlio non può essere padre.

Prendiamo un esempio sportivo per capirlo meglio:

Boca VS Estudiantes è la più grande paternità nel calcio argentino. E c’è stato un giorno in cui il figlio (l’Estudiantes) ha battuto il padre (il Boca) quando vinse la finale del Torneo di Apertura nel 2006.

Quel giorno il figlio ha festeggiato, ovviamente, come doveva. Ma in nessun momento ha cercato di invertire i ruoli. Non gli è mai venuto in mente di pensare che da quel momento l’Estudiantes diventasse il Grande ed il Boca il Piccolo. Sarebbe stato innaturale ed illogico.

L’ Estudiantes è rimasto sempre più piccolo del Boca ed è la cosa più normale del mondo come in effetti dovrebbe esserlo anche rispettare il padre e la madre.

Malgrado questo semplice concetto che non dovrebbe nemmeno essere spiegato, il River Plate cerca invece di capovolgere la storia. Crede che la paternità sia finita nel 2018 con la finale della Libertadores a Madrid. Al River sono convinti che da quel momento i ruoli si siano invertiti.

Ok che ci sono partite importanti che diventano storiche ma proprio la storia dei due Club ed il numero di vittorie che pendono abbondantemente verso il Barrio della Boca ci dicono che questo è il più grande tra i due e come Padre va accettato.

Le vittorie riverplatensi in epoca recente in Coppa Libertadores e soprattutto quella di Madrid proprio contro il Boca hanno acceso il dibattito argentino di chi sia il Club più grande d’America.

La finale di Madrid ha segnato la storia del River tanto che è considerata dai suoi tifosi la partita più importante della storia. Il piccolo particolare è che lo è per la LORO storia. E questo mostra esattamente il complesso di inferiorità di un figlio che per sentirsi grande deve fare un atto estremo contro il Padre.

Quella contro il Boca, per il River è la più grande vittoria della loro storia proprio perché per loro il Boca è il massimo a cui possono aspirare.

Dopo quella vittoria, il River si perde nel deserto (letteralmente) contro gli sconosciuti dell’Al-Ain sconfitti ancor prima di riuscire a raggiungere una finale intercontinentale. La gioia del River per aver battuto suo padre era talmente grande che in seguito non è riuscito ad arrivare dove invece il Boca è arrivato per 3 volte: in cima al Mondo.

Del resto ricordo che il Boca, nel 2011, ha dato il via alla retrocessione in B del River Plate proprio con uno scontro diretto vinto 2-0 alla Bombonera e che ha inguaiato il River per i turni successivi portandolo allo spareggio perso poi con il Belgrano. Una macchia incancellabile per la banda del Monumental.

Sembra sciocco chiarirlo, ma se c’è una sola madre, per una questione di parità di genere dobbiamo dire che c’è anche un solo padre.

 

Articolo Originale di Tyc Sport Argentina

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