Oggi quando si parla della rivalità tra Marc Marquez e Valentino Rossi si tende sempre a mettere in evidenza due atleti di due diverse generazioni e si sottolinea come il più giovane avesse il poster del più vecchio nella sua cameretta.
Nel 2008 Marc Marquez è un ragazzino di 15 anni e come tutti gli adolescenti ha i suoi idoli ed i suoi sogni da voler realizzare. Eh si perché il Marquez quindicenne aveva nel Dottore di Tavullia il proprio idolo ed a Montmelò nel 2008 vive un momento indimenticabile riuscendo a farsi una foto con lui (all’epoca ventinovenne) in occasione della vittoria del sesto titolo mondiale in carriera.
Ed è probabilmente questa la foto di cui si parla quando si fa riferimento al poster che Marquez dice di aver avuto sul suo letto.
In quel momento, Rossi rappresenta per Marquez il grande campione in cui specchiarsi. Rapidamente però i due si sono trovati a competere per gli stessi obiettivi ed oggi lo scontro è una rivalità tesissima.
Quello che era stato un rapporto di sana competizione esplode letteralmente nel 2015, quando sempre in Argentina ad un paio di giri dal traguardo un indimenticabile duello tra i due finisce con Marquez a terra e con Valentino primo sul podio.
Solo un mese dopo siamo ad Assen al Gran Premio di Olanda. Qui va in scena il secondo round quando all’ultimo giro i due piloti hanno staccato tutti gli altri e si giocano la vittoria finale.
Le ultime curve ci regalano sorpassi e controsorpassi fino all’ultimo tornante, dove Marqez prova a superare Valentino all’interno ma lo tocca tanto da mandarlo fuori pista: Rossi gioca d’esperienza e passando dal prato per non cadere, taglia la curva tornando davanti allo spagnolo vincendo la gara!
Il 2015 è però l’anno in cui Rossi perderà il mondiale dopo un lungo testa a testa con Jorge Lorenzo. Ma è anche l’anno in cui la rivalità sportiva con Marquez tocca livelli quasi antisportivi.
Ricordiamo il calcio di Valentino a Marquez e tutto ciò che caratterizzò il penultimo gran premio in Malesia con le accuse di Rossi a Marc Marquez di gareggiare a favore di Lorenzo.
Le dichiarazioni alla vigilia della gara furono molto polemiche e si tramutarono la domenica in un corpo a corpo in pista tra i due, con sorpassi e controsorpassi e con Valentino che stufo di perder tempo nella rincorsa a Lorenzo, prende la mira e rifila un calcio a Marquez scaraventandolo per terra.
I commissari di gara decidono di penalizzare Rossi, che nell’ultima gara della stagione sarà costretto a partire in ultima posizione. Nonostante sia ancora in testa al mondiale, partire ultimo nel circuito tortuoso di Valencia, in cui è difficile effettuare sorpassi, è molto penalizzante: si piazzerà infatti 4°. Lorenzo vince la gara e per pochissimi punti riesce a laurearsi campione del mondo.
Chiaro non siamo ipocriti, e bastava un po’ di passione in meno e di sangue freddo in più per gestire la rabbia di quell’attimo in Malesia e si parlerebbe oggi di un Dottore in Doppia Cifra Mondiale.
In queste ultime edizioni post Malesia 2015 le battaglie tra piloti spagnoli ed italiani sono state sempre senza esclusione di colpi ed in tutte le categorie. Ognuno con il proprio talento ma tutti insieme hanno contribuito a rendere elettrico un clima che è stato calmo sono in apparenza.
All’ultimo episodio successo in Argentina è seguito un atteggiamento da parte di Rossi e dei suoi molto netto: “Tu qui non devi entrare” rivolto a Marquez che dopo la gara è corso al box Yamaha per chiedere scusa al dottore.
Di fuoco e fiamme le dichiarazioni di Valentino a caldo che riportano il duello tra i due ai massimi storici della tensione e che rendono ancora più emozionante per noi tifosi il proseguo della stagione.
Ho conosciuto la “Veronica” di Zidane e rimasto stregato dal Superclasico di Buenos Aires . Seguo più gli eventi sportivi da divano che quelli mondani da drink in mano.
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